Criteri di valutazione
Come cambia la valutazione
ALLA LUCE DELLE NOVITA’ INTRODOTTE DAL DLGS 62/2017
Ufficialmente il DLgs 62/2017 ha introdotto nelle scuole del 1° ciclo alcune importanti novita’sulla valutazione . In realta’ il Decreto ha unificato e riordinato le disposizioni già presenti in altre norme (DPR 122/2009, L. 169/2008 ecc.) dando una cornice più unitaria a quanto veniva già messo in atto dalle scuole per quanto attiene la valutazione degli alunni.
DLGS 62/2017
La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalita' formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identita' personale e promuove l’ autovalutazione di ciascuno, in relazione alla acquisizione di conoscenze, abilita' e competenze.
NOTA MIUR 1865/2017
La valutazione periodica e finale è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo ed è espressa, con voto in decimi, dai docenti contitolari della classe, nella scuola primaria, e dal consiglio di classe, nella scuola secondaria.Per garantire equità e trasparenza , il Collegio dei docenti delibera i criteri e le modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento che vengono inseriti nel PTOF e resi pubblici. In particolare il Collegio docenti esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento (definendo descrittori, rubriche di valutazione ecc.)
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA (OM n. 172/2020)
Per la Scuola primaria la valutazione sommativa, periodica e finale, si esprime attraverso giudizi descrittivi in cui vengono riportati gli obiettivi di apprendimento di ogni disciplina desunti dai curricoli d’Istituto e l’indicazione del livello di acquisizione degli stessi.
I livelli di apprendimento sono quattro e sono coerenti con quelli che vengono utilizzati per la certificazione delle competenze prevista per la quinta classe:
- avanzato
- intermedio
- base
- in via di prima acquisizione.
I livelli sono definiti sulla base di quattro dimensioni che caratterizzano l’apprendimento:
a) l’autonomia dell’alunno nel mostrare la manifestazione di apprendimento descritta in uno specifico obiettivo. L’attività dell’alunno si considera completamente autonoma quando non è riscontrabile alcun intervento diretto del docente;
b) la tipologia della situazione (nota o non nota) entro la quale l’alunno mostra di aver raggiunto l’obiettivo. Una situazione (o attività, compito) nota può essere quella che è già stata presentata dal docente come esempio o riproposta più volte in forme simili per lo svolgimento di esercizi o compiti di tipo esecutivo. Al contrario, una situazione non nota si presenta all’allievo come nuova, introdotta per la prima volta in quella forma e senza specifiche indicazioni rispetto al tipo di procedura da seguire;
c) le risorse mobilitate per portare a termine il compito. L’alunno usa risorse appositamente predisposte dal docente per accompagnare il processo di apprendimento o, in alternativa, ricorre a risorse reperite spontaneamente nel contesto di apprendimento o precedentemente acquisite in contesti informali e formali;
d) la continuità nella manifestazione dell'apprendimento. Vi è continuità quando un apprendimento è messo in atto più volte o tutte le volte in cui è necessario oppure atteso. In alternativa, non vi è continuità quando l’apprendimento si manifesta solo sporadicamente o mai. (OM 172/2020)
I livelli di apprendimento (avanzato, intermedio, base, in via di prima acquisizione) sono descritti, tenendo conto della combinazione delle dimensioni sopra definite.
Avanzato |
l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità. |
Intermedio |
l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo. |
Base |
l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità. |
In via di prima acquisizione |
l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente. |
Criteri di valutazione disciplinari Scuola Secondaria Primo Grado
La valutazione del comportamento
DLGS 62/2017
ART. 1 - comma 3
La valutazione del comportamento si riferisce alle competenze civiche di cittadinanza. Lo Statuto degli studenti e delle studentesse , il Patto di Corresponsabilità ed i Regolamenti approvati dalle Istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.
ART. 2 - comma 5
La valutazione del comportamento viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione
ART . 1 comma 5
Per favorire i rapporti scuola famiglia Le Istituzioni scolastiche adottano modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione del percorso scolastico degli alunni e delle alunne.
NOTA MIUR 1865/2017
La valutazione del comportamento degli alunni/e viene espressa, per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze civiche di cittadinanza, allo Statuto delle studentesse e degli studenti, e al Patto di corresponsabilità.
Criteri di valutazione del comportamento Scuola dell'Infanzia
Criteri di valutazione del comportamento Scuola Primaria
Criteri di valutazione del comportamento Scuola Secondaria Primo Grado